Corsi di formazione per la sicurezza sui diisocianati: dal regolamento UE 2020/1149 agli obblighi per i lavoratori

Nell’ambito della sicurezza sul lavoro la conoscenza del rischio rappresentato dai materiali diisocianati è fondamentale. Si tratta dii composti chimici largamente utilizzati nell’industria, in particolare nella produzione di schiume, vernici, adesivi e sigillanti. Per questo motivo la loro manipolazione può rappresentare una minaccia significativa per la salute, se non gestita correttamente.

È necessario dunque che le aziende e i lavoratori siano ben informati sulle misure di sicurezza chimica necessarie. In questa direzione si è mossa l’Unione Europea, riconoscendo la pericolosità di questi composti e introducendo una regolamentazione specifica attraverso il regolamento UE 2020 1149, che impone nuove obblighi formativi per chiunque entri in contatto con i diisocianati.

In questo articolo esamineremo cosa sono i diisocianati, come si stoccano e quali sono quelli più volatili; analizzeremo inoltre la normativa di riferimento e infine chiariremo l’importanza della formazione sulla sicurezza chimica, anche in modalità e-learning.

Cosa sono i diisocianati, come si stoccano e quali sono i diisocianati più volatili

Partiamo dalla domanda forse più diffusa: cosa sono i diisocianati? Si tratta di una classe di composti chimici organici caratterizzati dalla presenza di due gruppi isocianato (-NCO) all’interno della loro struttura molecolare. Sono componenti fondamentali nella produzione di poliuretani, un materiale utilizzato in una vasta gamma di prodotti industriali e di consumo.

Tra gli utilizzi più comuni dei prodotti contenenti diisocianati troviamo la produzione di schiume rigide e flessibili, vernici, rivestimenti e adesivi. Tuttavia, la loro manipolazione richiede attenzione particolare, poiché l’esposizione a diisocianati può causare problemi di salute, come irritazioni cutanee, sensibilizzazioni respiratorie e, in alcuni casi, gravi reazioni allergiche.

Non solo l’utilizzo ma anche lo stoccaggio corretto dei diisocianati è essenziale per prevenire incidenti e limitare l’esposizione ai rischi. È importante sapere che tali composti devono essere conservati in contenitori sigillati, in ambienti ben ventilati e a temperature controllate per minimizzare la possibilità di volatilizzazione e reazioni indesiderate. Inoltre, è importante evitare il contatto con l’umidità, poiché l’acqua potrebbe provocare una reazione chimica in grado di liberare anidride carbonica causando un aumento della pressione interna nei contenitori.

Nell’elenco dei diisocianati, quelli più volatili includono il toluene diisocianato (TDI) e il metilene difenil diisocianato (MDI), comunemente utilizzati in molte applicazioni industriali. La volatilità di questi composti aumenta il rischio di esposizione per inalazione, rendendo ancor più importante il rispetto delle pratiche di sicurezza.

La normativa sui diisocianati: cosa dice il regolamento UE 2020/1149

L’introduzione del regolamento UE 2020/1149 rappresenta una svolta significativa nella gestione della sicurezza chimica sui diisocianati. Questa norma impone infatti un obbligo di formazione sui diisocianati per tutti i lavoratori che manipolano questi composti, al fine di ridurre il rischio di esposizione e prevenire problemi di salute legati alla loro gestione.

Secondo la normativa sui diisocianati, dal 24 agosto 2023 tutti i lavoratori e supervisori coinvolti nella manipolazione di prodotti contenenti diisocianati devono seguire un corso di formazione specifico. Un obbligo questo che si applica non solo a chi maneggia direttamente i diisocianati, ma anche a chiunque possa essere esposto durante il processo produttivo. Il tutto per garantire che ogni lavoratore sia adeguatamente informato sui rischi associati e sulle misure preventive da adottare.

Il regolamento specifica inoltre che i corsi di formazione debbano essere strutturati in base ai livelli di rischio associati alle attività svolte. Ad esempio, chi lavora con diisocianati a temperatura ambiente dovrà seguire un corso diverso rispetto a chi lavora con questi composti ad alte temperature o in presenza di umidità. Il percorso formativo deve coprire una serie di argomenti tra cui la chimica dei diisocianati, i rischi per la salute, le misure di protezione individuale, le procedure di emergenza e come si stoccano i diisocianati in modo sicuro.

Corsi di formazione per la sicurezza chimica sui diisocianati: cosa c’è da sapere?

Come visto nei precedenti paragrafi, la formazione sulla sicurezza chimica per i diisocianati è ora un requisito fondamentale con il regolamento 2020/1149 per garantire la conformità con la normativa UE. Un corso sui diisocianati ben strutturato è dunque essenziale per preparare i lavoratori a gestire in sicurezza questi compost. E ovviamente la formazione può essere erogata in vari formati, compreso e-learning.

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La durata del corso è stata ottimizzata per massimizzare l’apprendimento senza compromettere la comodità dei partecipanti. In generale, il corso richiede un impegno di circa 8 ore di studio, ma è possibile completarlo in più sessioni. Ciò consente di adattare il percorso formativo alle esigenze individuali. Oltre all’accesso online ai materiali didattici, viene offerto un supporto per rispondere a domande e fornire ulteriori chiarimenti durante il corso.