Formazione sulla sicurezza nel settore chimico e farmaceutico

L’importanza della formazione in un settore ad alto rischio

Il settore chimico e quello farmaceutico si distinguono per la presenza di processi produttivi complessi e per l’uso quotidiano di sostanze potenzialmente pericolose.
Chi opera in questi ambiti — dai tecnici di laboratorio agli addetti alla produzione, fino ai responsabili della sicurezza — è esposto a rischi che richiedono una preparazione specifica e costantemente aggiornata.

Per questo la formazione sulla sicurezza è un requisito fondamentale previsto dal D.Lgs. 81/08, in particolare dal Titolo IX, che disciplina la protezione dai rischi derivanti da agenti chimici pericolosi.

I principali rischi nel settore chimico e farmaceutico

Tra i pericoli più comuni rientrano:

  • Esposizione ad agenti chimici nocivi o tossici, attraverso inalazione, contatto o ingestione accidentale.
  • Rischi di incendio o esplosione, dovuti alla presenza di sostanze infiammabili o reattive.
  • Manipolazione di rifiuti pericolosi, che possono contenere residui di solventi, reagenti o composti instabili.
  • Errori procedurali legati alla mancanza di formazione o all’uso scorretto dei dispositivi di protezione individuale (DPI).

La conoscenza approfondita delle proprietà delle sostanze utilizzate e delle procedure di emergenza è quindi essenziale per prevenire incidenti e ridurre l’esposizione ai rischi.

Chi deve seguire i corsi di formazione?

I corsi sulla sicurezza nel settore chimico e farmaceutico sono rivolti a datori di lavoro, dirigenti, preposti e lavoratori che operano in contesti dove si manipolano sostanze chimiche o si svolgono processi potenzialmente pericolosi.
In particolare, la formazione è indicata per:

  • Operatori di laboratorio e addetti alla produzione, coinvolti nella manipolazione, miscelazione o stoccaggio di sostanze chimiche.
  • Tecnici e manutentori, che intervengono su impianti, serbatoi o sistemi di ventilazione in aree a rischio.
  • Responsabili e addetti alla sicurezza (RSPP e ASPP), incaricati della valutazione e gestione dei rischi chimici.
  • Addetti antincendio e gestione emergenze, che devono conoscere le corrette procedure in caso di sversamenti, incendi o reazioni indesiderate.
  • Personale amministrativo o di controllo qualità, che gestisce documentazione relativa a etichettatura, stoccaggio e smaltimento di sostanze pericolose.

Questi corsi sono particolarmente rilevanti in ambienti come laboratori chimici, linee di miscelazione farmaceutica, aree di stoccaggio di solventi o impianti di produzione con sostanze infiammabili, dove i rischi sono maggiori e le procedure di sicurezza devono essere rigorosamente rispettate.

Sono utili anche per chi desidera acquisire competenze spendibili nel settore o aggiornare la propria preparazione in vista di nuovi incarichi in ambito chimico o farmaceutico.

Corsi obbligatori e aggiornamenti per il settore chimico e farmaceutico

La formazione nel settore chimico e farmaceutico comprende percorsi di base obbligatori e moduli di aggiornamento specialistici, pensati per garantire la massima sicurezza in ogni fase del processo produttivo.

I settori chimico e farmaceutico rientrano generalmente tra le attività a rischio alto secondo il D.Lgs. 81/08, perché prevedono:

  • Manipolazione di sostanze pericolose o chimici aggressivi.
  • Processi produttivi complessi con possibilità di esposizione a rischi chimici, biologici o fisici.
  • Gestione di rifiuti pericolosi o sostanze infiammabili.
  • Necessità di procedure di emergenza e prevenzione antincendio specifiche.

Di conseguenza, i lavoratori di questi settori devono seguire la formazione generale e specifica per rischio alto, così come i corsi specialistici previsti dalla normativa, inclusi aggiornamenti periodici.

I corsi di base includono:

  • Formazione generale e specifica dei lavoratori (D.Lgs. 81/08), rischio alto, con focus sui rischi chimici e biologici presenti nei reparti produttivi o di laboratorio.
  • Corso sui rischi da agenti chimici pericolosi, dedicato al riconoscimento, etichettatura, manipolazione e conservazione sicura delle sostanze.
  • Corso sull’uso dei diisocianati, obbligatorio per tutti coloro che impiegano prodotti contenenti questi composti (come colle, vernici, schiume e resine), in conformità al Regolamento (UE) 2020/1149.
  • Corso antincendio e gestione delle emergenze, con approfondimenti specifici sui rischi di incendio ed esplosione dovuti alla presenza di materiali infiammabili.

Accanto alla formazione di base, sono previsti moduli specialistici dedicati a figure con responsabilità particolari:

  • RSPP e ASPP del settore chimico e farmaceutico, che approfondiscono la valutazione del rischio da agenti chimici e cancerogeni.
  • Addetti alle emergenze e antincendio, formati sulle procedure di intervento in ambienti con presenza di sostanze infiammabili o reattive.
  • Addetti alla gestione dei rifiuti pericolosi, impegnati nello smaltimento o trattamento di materiali contaminati.
  • Dirigenti e preposti, responsabili dell’organizzazione delle misure di sicurezza e del monitoraggio delle procedure operative.

È inoltre previsto un aggiornamento periodico per mantenere le competenze allineate alle modifiche normative e alle innovazioni tecnologiche. Gli aggiornamenti possono riguardare temi come la gestione dei rifiuti pericolosi, le procedure di emergenza, la valutazione del rischio chimico e la prevenzione dell’esposizione a sostanze cancerogene o mutagene.

Obiettivi e contenuti della formazione

I corsi di formazione per la sicurezza nel settore chimico e farmaceutico hanno lo scopo di fornire ai lavoratori e ai datori di lavoro le competenze necessarie per:

  • Riconoscere i rischi chimici e biologici presenti nelle diverse fasi del processo produttivo.
  • Applicare correttamente le misure di prevenzione e protezione, come ventilazione, segregazione delle aree e uso dei DPI.
  • Gestire le emergenze, seguendo procedure di evacuazione e contenimento in caso di sversamenti o contaminazioni.
  • Smaltire correttamente i rifiuti pericolosi, in conformità con le disposizioni del D.Lgs. 81/08 (art. 224) e della normativa ambientale.
  • Aggiornarsi sulle normative in evoluzione, come regolamenti REACH e CLP, che disciplinano la classificazione e l’etichettatura delle sostanze chimiche.

Investire nella formazione non è solo un obbligo normativo, ma anche una garanzia di sicurezza, qualità e produttività. Una gestione consapevole dei rischi chimici riduce gli incidenti, migliora la salute dei lavoratori e assicura la conformità alle normative vigenti, evitando sanzioni e fermi produttivi.

Per i datori di lavoro, la formazione rappresenta un elemento chiave nella valutazione e nella prevenzione del rischio; per i lavoratori, significa operare con maggiore consapevolezza e tutela della propria salute.

Nuove tecnologie per la sicurezza in laboratorio

Oltre alla formazione normativa e procedurale, le aziende del settore chimico e farmaceutico stanno sempre più adottando tecnologie innovative per aumentare la sicurezza sul lavoro. Tra queste:

  • Sistemi automatizzati di dosaggio e manipolazione che riducono il contatto diretto con sostanze pericolose.
  • Sensori intelligenti e IoT per monitorare in tempo reale la presenza di gas, polveri o sostanze infiammabili negli ambienti di lavoro.
  • Software di tracciamento dei rifiuti chimici, che garantiscono una gestione sicura e completamente documentata dei materiali contaminati.

L’integrazione di queste tecnologie nella routine aziendale non solo riduce i rischi di incidenti, ma permette anche ai lavoratori di applicare più efficacemente le competenze acquisite durante i corsi di formazione.

Nel settore chimico e farmaceutico, la formazione continua sulla sicurezza è parte integrante della cultura aziendale. Solo attraverso corsi mirati, aggiornamenti regolari e una costante attenzione alle procedure operative è possibile garantire un ambiente di lavoro sicuro, efficiente e conforme alla legge.