Aggiornamento RLS: formazione continua per prevenire e rispondere agli incidenti sul lavoro

La sicurezza sul lavoro è un processo in continua evoluzione, che richiede attenzione costante e competenze sempre aggiornate. Per garantire la protezione dei lavoratori e la gestione efficace degli incidenti, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) deve mantenere le proprie competenze sempre aggiornate. La formazione continua per RLS non solo permette di rispettare gli obblighi normativi, ma consente anche di prevenire rischi emergenti e coordinare meglio le attività di prevenzione e risposta agli incidenti.

Perché l’aggiornamento del RLS è fondamentale

Il RLS svolge un ruolo chiave nell’individuazione dei rischi e nella promozione di una cultura della sicurezza in azienda. Tuttavia, normative, procedure e scenari di rischio cambiano nel tempo. Aggiornarsi regolarmente significa:

  • Conoscere le nuove normative e linee guida in materia di sicurezza.
  • Essere informati sulle procedure aggiornate di primo soccorso, gestione emergenze e prevenzione incendi.
  • Essere pronti a collaborare con il datore di lavoro e il servizio di prevenzione in modo efficace.

Un RLS aggiornato è più capace di valutare criticità e proporre interventi concreti, riducendo il rischio di incidenti e migliorando la protezione dei colleghi.

Vediamo un esempio pratico: in un’azienda metalmeccanica, il RLS ha notato un aumento di piccoli infortuni legati alla movimentazione manuale dei carichi. Dopo aver partecipato a un corso di aggiornamento, ha introdotto un sistema di segnalazione rapida dei quasi infortuni e ha proposto la revisione delle procedure di sollevamento. Nel giro di pochi mesi, gli incidenti sono diminuiti sensibilmente.

Frequenza e tipologie di aggiornamento

L’aggiornamento del RLS non è solo una buona prassi, ma un obbligo previsto dall’articolo 37 del D.Lgs. 81/2008 e dall’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011. La normativa stabilisce che il rappresentante dei lavoratori debba seguire corsi periodici (almeno 4 o 8 ore l’anno, a seconda delle dimensioni aziendali) per poter svolgere in modo efficace il proprio ruolo di prevenzione.

Le principali aree di aggiornamento includono:

  • Rischi generali e specifici legati all’attività aziendale.
  • Procedure di emergenza, inclusi piani di evacuazione e uso corretto dei dispositivi di primo soccorso.
  • Gestione dei DPI e strumenti di protezione collettiva.
  • Comunicazione interna e segnalazione rischi, per garantire che le informazioni siano trasmesse correttamente ai lavoratori.

Modelli di formazione continua per RLS

Una strategia realmente efficace prevede un calendario di aggiornamenti strutturati, accompagnati da strumenti di monitoraggio che permettono di valutare con continuità l’andamento della sicurezza aziendale e intervenire tempestivamente in caso di criticità.

Un modello standard di formazione continua prevede:

  1. Sessioni teoriche periodiche per aggiornamenti normativi e procedure.
  2. Revisioni dei piani di emergenza aziendali alla luce di nuovi rischi o modifiche strutturali.
  3. Esercizi di verifica e discussioni di casi reali, per consolidare la comprensione delle procedure.
  4. Scambio di informazioni tra RLS di diverse sedi o settori, per diffondere buone pratiche e aggiornamenti recenti.

Aggiornare le competenze del RLS significa ridurre i rischi di incidenti grazie a interventi più rapidi ed efficaci, un miglioramento della comunicazione interna sui rischi e le procedure di sicurezza così come un aumento della sicurezza percepita dai lavoratori, che si sentono supportati e tutelati.

Esempi pratici di aggiornamento del RLS

  • In un magazzino logistico, il RLS aggiorna le procedure interne sui rischi legati alla movimentazione dei carichi e alle cadute accidentali, integrando nuovi protocolli di sicurezza.
  • In un laboratorio chimico, il RLS riceve aggiornamenti su sostanze pericolose appena introdotte e nuove linee guida sui DPI, garantendo che ogni emergenza venga gestita secondo le procedure più recenti.
  • In un ufficio con attività amministrative e reception, il RLS aggiorna i piani di evacuazione, protocolli di primo soccorso e gestione di situazioni critiche come malori o piccoli incendi.

Dal corso alla realtà aziendale: cosa fare dopo l’aggiornamento

Concluso l’aggiornamento formativo, il ruolo del RLS entra nella fase più concreta: applicare quanto appreso all’interno dell’azienda.

  1. Verifica dei rischi e confronto con la realtà operativa: Il RLS può rivedere il DVR insieme a datore di lavoro e RSPP, confrontando i contenuti del corso con le procedure esistenti. Questo permette di individuare eventuali rischi emergenti, criticità organizzative o comportamenti non conformi.
  2. Condivisione delle informazioni con i lavoratori: una parte fondamentale del post-formazione è la diffusione delle conoscenze. Il RLS può programmare brevi incontri informativi, inviare comunicazioni interne o aggiornare la bacheca sicurezza con nuove procedure, norme o buone pratiche.
  3. Collaborazione con RSPP e datore di lavoro per miglioramenti concreti: dopo il corso, possono essere proposte azioni correttive o migliorative: aggiornamento del piano di emergenza, segnaletica, utilizzo DPI, procedure per segnalare quasi incidenti (near miss), gestione dei fornitori esterni.
  4. Monitoraggio continuo: l’apprendimento non si conclude con il corso. Il RLS deve osservare l’efficacia delle misure adottate, raccogliere segnalazioni dai lavoratori e intervenire in caso di comportamenti a rischio o situazioni non conformi.

L’aggiornamento del RLS non si esaurisce quindi con la partecipazione a un corso: diventa davvero efficace quando si traduce in attenzione costante, collaborazione con le figure della sicurezza e capacità di coinvolgere i lavoratori. Solo così la formazione diventa un valore concreto per l’azienda, contribuendo non solo alla conformità normativa, ma a un ambiente di lavoro più sicuro, consapevole e partecipato.

 

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